Dall’età bizantina fu meta di monaci Basiliani che vi costruirono tre piccoli monasteri, mentre gli insediamenti, molto vasti, di fattura neolitica, mostrano la presenza di una piccola civiltà rupestre.
Nel 1400 fu legata alla famiglia Sforza.
Ma fu nel 1466 che la famiglia Cavalcanti segnò lo sviluppo artistico – culturale della città.

Io rimango incantata dalla Badia di S. Maria del Soccorso costruita nel 1644 su commissione dell’Università di Caccuri. Lo stemma rimane al centro del portale. All’interno la magnifica cappella Cavalcanti con l’altare di S. Domenico. Realizzato nel 1781 in legno stuccato e dipinto.
Un gioiello di rara bellezza.
Possiamo ancora visitare, fra le altre, S. Maria delle Grazie, esempio di barocco Calabrese e il castello Barracco.

Polpettone alla puttanesca
650 gr di macinato misto
2 uova
2 fette di pancarrè
80 gr di grana padano
2 spicchi di aglio, prezzemolo, 700ml di salsa, capperi, olive nere denocciolate, 6 filetti di acciughe sott’olio, sale e pepe
In una casseruola dai bordi alti fate rosolare: agli, prezzemolo e acciughe in poco olio
Unite i capperi dissalati e le olive, unite anche la salsa, sale, pepe e fate cuocere lentamente
Impastate la carne con le uova, il grana, il pane bagnato e sbriciolato, trito di aglio e prezzemolo sale e pepe, formate il polpettone e immergetelo nel sugo e fate cuocere 50 minuti rigirandolo.

Vino Muranera Iuzzolini
Bicchieri Dior
Piatti Schumann