Si, è proprio un’alba incantata quella che si può ammirare da questa finestra aperta sulla valle.
Ed è il contatto con la natura, respirare aria profumata di erba e pini, che ti fa apprezzare posti dove puoi sentire il silenzio.

Siamo sull’altopiano della Sila, uno di quei posti magnifici che pochi conoscono.
Estese foreste punteggiate di laghi, pascoli e praterie.

Qui troviamo il pino Laricio che è la specie di conifera più rappresentato e che dà vita a boschi puri molto densi.
Altre specie sono il pino Loricato, l’abete Bianco oltre che faggi castagni, ginestre e agrifoglio.
Il sottobosco è povero, ma ideale per i funghi che crescono copiosi all’ombra delle conifere: ovoli, lattari porcini.
Una passeggiata in questo magnifico verde tonifica lo spirito ed il corpo.

E’ in questo contesto che possono nascere piatti come lo stinco di maiale caramellato.

Stinco di maiale caramellato
In una larga casseruola con il fondo alto adagiare gli stinchetti di maiale e aggiungere gli odori : Alloro, rosmarino, timo, scorzetta di arancia, prugne secche denocciolate, pochi chiodi di garofano, pepe nero macinato, qualche bacca di ginepro, sale e quattro cucchiai di miele. Coprire completamente con un vino rosso corposo e lasciar cuocere a fuoco lento circa quattro ore. A cottura ultimata aggiungere ancora qualche cucchiaio di miele.
Vino Paternum Iuzzolini
Piatti Barettoni
Sottopiatti neri ceramica italiana
Bicchieri Arcourt Baccarat
Tovagliette Culti
Tovaglioli neri